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49,00 €

La sofferenza psichica e le sue modalità di espressione assumono un significato specifico quando vengono messe in relazione al contesto sociale e culturale di riferimento. Ciò diventa particolarmente rilevante in un mondo sempre più multiculturale. Gli strumenti teorici e operativi dell’antropologia medica consentono di superare il concetto di “sindromi culturali” e di leggere le relazioni dinamiche tra la sofferenza psichica, il contesto reale e la dimensione culturale. Attraverso i concetti di biopotere, violenza strutturale, incorporazione e idioms of distress si indagherà come i vincoli strutturali determinano lo sviluppo del malessere e le modalità culturalmente significative per esprimerlo.

Alla luce di una tale prospettiva politica sulla salute mentale, in un’ottica di giustizia sociale, relativa alle disuguaglianze e di salute e alle sue determinanti sociali, verrà, inoltre, analizzata la funzione collettiva del dispositivo di cura psicoterapia e verranno delineate alcune traiettorie per un suo rinnovamento.

E queste ipotesi di rinnovamento del dispositivo psicoterapia le costruiremo a partire sia da una prospettiva politica che tenga conto delle determinanti sociali della salute e dei vincoli strutturali che determinano culturalmente l’espressione del malessere, ma anche da una prospettiva storica: cercheremo di disegnare una storia della psicoterapia antropologicamente e socialmente orientata, attenta a come le teorie e le pratiche cliniche si siano costruite a partire da particolari e specifiche visioni dell’uomo e del mondo.

N. B. I crediti ECM di questo corso valgono per l’anno 2023 sia per il triennio 2023-2025 sia per il recupero del triennio 2021-2023 (nel caso in cui test venga completato prima del 31.12.2023). Il test finale sarà disponibile a partire dal 16 dicembre.

About the Instructors

Psicologo, psicoterapeuta cognitivo-evoluzionista. Vive e lavora a Torino. Si occupa di sostenibilità delle cure in salute mentale, di storia ed epistemologia della psicoterapia e della psichiatria.
Psicologo, psicoterapeuta e antropologo medico. Lavora dal 2014 con lo Sportello TiAscolto occupandosi di clinica, ricerca, formazione e lavoro di rete. Dal 2022 al 2023 è stato cultore della materia nel corso di psicologia clinica e di comunità presso la facoltà di scienze dell'educazione dell'Università di Milano Bicocca. Ha svolto ricerca in Senegal sul tema della salute mentale in caso di migrazioni di ritorno forzato.
Psicologo Psicoterapeuta, Esperto per Esperienza, fondatore di Sportello TiAscolto, attualmente frequenta un Master in Salute Mentale Globale all'Università di Glasgow. Ha tradotto "Determinanti Sociali della Salute Mentale" della World Health Organization, curato "Un nuovo mo(n)do di fare salute" della Rete Sostenibilità e Salute. Si occupa di disuguaglianze sociali e di salute e dell'intersezione tra clinica e politica in una prospettiva di giustizia sociale.